domenica 28 aprile 2013

Perché "Il terzo gemello"?




 
[…]“In un paio di anni saremo in grado di fornire ai ricchi americani bianchi che verranno nelle nostre cliniche il figlio perfetto, frutto dell’ingegneria genetica. [...] Bambini perfetti per le classi medio-alte e sterilizzazione per i poveri. Potremmo iniziare a riportare in equilibrio il bilancio razziale dell’America. E’ ciò per cui abbiamo sempre lavorato.” […] Capitolo 3

 
Già nel 1996 Ken Follett riesce a cogliere una delle tematiche che creerà i maggiori problemi etici tra tecnologia, scienza e religione: la clonazione umana.

Nel periodo della guerra fredda era in corso, come è noto, una gara tra USA e URSS per la supremazia mondale: c’era la corsa allo spazio, la corsa agli armamenti e probabilmente anche la corsa alla creazione del “SUPER SOLDATO”.
 
 

Nel romanzo si afferma che l’Unione Sovietica aveva condotto per prima degli esperimenti per creare il soldato perfetto (forte, coraggioso, aggressivo e intelligente). Appena giunta la notizia ai servizi segreti statunitensi, questi fecero pressione affinché anche in America fossero avviati esperimenti analoghi. A portare avanti questo progetto segreto, fortemente voluto dal governo, fu la Genetico, un laboratorio sperimentale illecito, celato sotto l’apparenza di una normalissima clinica per la cura dell’infertilità e per la fecondazione artificiale.

 
[…] “La Cia aveva rivelato che i sovietici lavoravano a un programma di riproduzione degli esseri umani tendente a creare scienziati perfetti, giocatori di scacchi perfetti, e… soldati perfetti. Nixon aveva ordinato al Centro militare per la ricerca scientifica, come si chiamava allora, di dar vita a un programma parallelo, onde produrre soldati americani perfetti.” […] Capitolo 16
 

La storia vera e propria si svolge ai giorni nostri, quando i “cloni” nati da questi esperimenti sono ormai uomini adulti. Uno di questi cloni, Steve Logan, viene ingiustamente accusato di aver stuprato una ragazza, dopo aver appiccato un incendio. Fortunatamente Steve incontra Jeannie Ferrami, una giovane ricercatrice della Jones Falls University di Baltimora che conduce degli studi sui gemelli omozigoti.
 
 

Jeannie aiuterà Steve a dimostrare la sua innocenza scoprendo l’attività segreta della Genetico, che aveva clonato ben otto embrioni umani identici e li aveva inseriti nell’utero di altrettante donne, inconsapevoli di essere usate come cavie da laboratorio, perché credevano di sottoporsi solamente a una cura ormonale per risolvere i loro problemi di sterilità.

 
[…] “Hanno preso una donna e un uomo sani, aggressivi, intelligenti, con i capelli biondi e li hanno convinti a donare lo sperma e l’ovulo da cui poi ha avuto origine l’embrione. Ma ciò che li interessava davvero era la possibilità di duplicare questo essere perfetto, dopo averlo creato. La parte cruciale dell’esperimento era la divisione multipla dell’embrione e l’impianto nelle madri ospiti. E ha funzionato.” […] Capitolo 47


 
[…] “Ventitré anni fa la Genetico condusse esperimenti illegali su otto ignare donne americane. [...] Le otto donne erano tutte mogli di ufficiali dell’esercito. [...] Quelle donne si erano rivolte a una clinica di Filadelfia di proprietà della Genetico per sottoporsi a una cura ormonale contro l’infertilità. [...] A quelle donne furono impiantati senza il loro consenso embrioni provenienti da sconosciuti. […] Capitolo 62

 
I gemelli creati in laboratorio sono diventati tutti uomini sadici e violenti tranne Steve, che durante l’infanzia ha ricevuto un’educazione affettuosa e comprensiva da parte dei genitori. Questo dimostra la tesi della ricercatrice Jeannie Ferrami, secondo la quale il comportamento delle persone, sebbene abbiano gli stessi geni, è fortemente influenzato dall’ambiente in cui sono vissute.
 

[…] “quanta parte delle persone è predeterminata dalla loro eredità genetica? E’ il DNA che decide se saremo intelligenti, aggressivi, romantici, atletici? Oppure è l’educazione? E se entrambi hanno un ruolo come interagiscono?” […] Capitolo 6


 
La lettura di questo romanzo fa riflettere sul desiderio che da secoli l’uomo manifesta nel voler condizionare e manipolare la natura e tutto ciò che lo circonda, il desiderio di scoprire i segreti della riproduzione e della creazione per sfruttarli a suo vantaggio. Spesso l’uso improprio delle conoscenze dell’uomo lo ha portato a violare i diritti e il rispetto degli altri esseri umani per inseguire fama, ricchezza e potere. Inoltre il movente che spinge gli scienziati a commettere tali crimini è quasi sempre l’ambizione militare di possedere un esercito invincibile.

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